Etiopia: Storia della Missione
La missione del Wolaita nacque alla fine degli anni sessanta. In questo periodo negli studentati cappuccini di Ancona e di Loreto si era instaurato un clima di coscientizzazione missionaria, per il determinante contributo apportato dai confratelli missionari del Brasile che tornando in Italia per un meritato periodo di riposo suscitavano nel gruppo di giovani interesse ed entusiasmo per la causa missionaria.
Nello studentato nacque così, dapprima l’associazione Divina Pastora, per sensibilizzare sempre di più le coscienze di tutti: studenti, padri, e fratelli dell’intera Provincia. Successivamente nacque anche il Segretariato delle Missioni Estere con l’obbiettivo di animare i fedeli cristiani circa il dovere della missionarietà ed il seguente impegno al sostegno delle iniziative di promozione umana portate avanti dai frati in prima linea. Si può dire quindi che la richiesta per questa nuova iniziativa venne dalla base: dallo studentato!
Il Provinciale Fra Ortensio da Spinetoli raccolse la richiesta e se ne fece interprete presso i superiori competenti; fu inviato in Africa Fra Crescentinno Marinozzi (oggi vescovo missionario di quel Vicariato apostolico), in un giro di perlustrazione per vagliare le diverse possibilità; fu scelta la missione di Wollamo [allora si chiamava così] nell’Etiopia del sud.
L’impegno della missione venne formalmente accettato dal ministro Provinciale. E dal suo definitorio nel 1969. L’obbedienza generalizia per i primi operai evangelici del Wollamo porta la data del 15 Ottobre 1969.
Nella prima settimana del novembre del 1969 il primo gruppo di cinque missionari (Fra Francesco Salvi, Fra Simone Chiatti, Fra Tommaso Bellesi, Fra Marco Branchini, Fra Alberto Albani), mise piede in Africa,
in quello che era stata la missione dei cappuccini francesi, e dove, ancora, era sulla bocca di tutti il nome di un mitico missionario di quella regione: Fra Pascal de Lucon, chiamato amorevolmente dai cristiani di Wollamo l’ “Abba Pascal”.